Il giuoco delle perle di vetro
Nulla si sottrae tanto alla rappresentazione mediante la parola e d'altro canto nulla è tanto necessario porre davanti agli occhi dell'uomo quanto certe cose, la cui esistenza non è né dimostrabile né probabile, le quali però appunto perché uomini pii e coscienziosi le trattano quasi fossero cose esistenti, si avvicinano un poco all'essere e alla possibilità di nascere. [...] Sotto l'alterna egemonia di questa o di quell'altra scienza o arte, il Giuoco dei giuochi era diventato una specie di linguaggio universale col quale i giuocatori erano in grado di esprimere valori mediante simboli e di metterli in vicendevole rapporto. Hermann Hesse, 1943, "Das Glasperlenspiel" Nella sua opera più significativa, Das Glasperlenspiel, Hermann Hesse evoca un linguaggio universale per rappresentare la conoscenza scientifica e artistica, che probabilmente si ispira a quelli della matematica, della logica (la "characteristica universalis" di Leibniz?) e della musica. Attraverso il "giuoco delle perle di vetro", i monaci di Castalia interpretano la realtà, ma soprattutto contemplano — anche esteticamente — le strutture che il gioco consente loro di costruire. Probabilmente Hesse pensava alla matematica, ma nel suo romanzo non va oltre l'evocazione e libera la propria creatività per parlarci di molte altre cose. Oggi, tuttavia, il "giuoco delle perle di vetro" ancor più che alla matematica forse ci rimanda al ruolo dell'informatica, nuovo strumento di interpretazione e creazione della (di) realtà. Entra in gioco il punto di vista peculiare degli ambiti matematico e informatico: non si tratta principalmente di scienze empiriche con l'obiettivo di spiegare una realtà data; l'oggetto della ricerca è la struttura della spiegazione, del modello... astratti dalla realtà. Il titolo provvisorio del romanzo, "Magister ludi", ci fornisce un ulteriore spunto: magister ludi, colui che dirige il gioco, è anche ludi magister, insegnante di scuola, cioè le attività di giocare, creare, interpretare la realtà e apprendere confluiscono... La Natura nel Computer Le attività di laboratorio qui proposte sono rivolte a classi terze del Liceo Scientico.
L'attività propone l'informatica come strumento di indagine scientifica, mettendone in rilievo la valenza interdisciplinare. Il percorso si articola nello sviluppo di modelli per simulare e quindi spiegare la natura di fenomeni osservati nel modo vegetale e animale. Materiali:
|